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Gennaio-Febbraio 2017

Viva + Gesù

Cari e santi fratelli,
                            la gioia e la pace di Gesù Cristo, siano sempre con noi.

Casa devo dire ai fratelli?.... “Parla del mio regno”.

“Quando tu spendi nell'anima fedele, è come se scendesse una pioggia d'oro della tua pace.

Ogni tristezza tace. Ogni sofferenza , ogni male, ogni povertà non hanno più voce in quell'anima. Si eclissano.

L'odio poi, in quest'anima non ha più posto, è già stato sepolto. L'anima vive in un mondo invisibile agli occhi, ma vivo al cuore. Mondo intangibile all'infuori che all'amore. L'anima che vive di Dio è un'anima ricca di Luce, di Grazia, Gioia, di Sorriso, di Bontà, di Amore. Neppure la prova la rattrista. Lei, è sempre in Dio. Gode dunque il regno di Dio.

Gode questo Regno di Grazia. Quest'anima è mai sazia di stare con Dio.

O Regno di Pace, Regno d'Amore, desiderio continuo del cuore che lo vive già. O Regno di Dio!

Tu sei il posto che godo, stando sempre con Te”.

Vi auguro cari fratelli, di cercarvi un posto nel Regno di Dio. Con Lui, godrete di questo Regno di Grazia, di Pace, di Amore. Buon anno dunque! Viviamo con Gesù e Lui ci darà un posto nel suo Regno.

in Gesù, sorella Teresa
 

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Marzo-Aprile 2017

Viva + Gesù

Cari fratelli,
                   la gioia, la pace, l'amore di Gesù, siano sempre con noi e con le nostre famiglie.
Fratelli, amati dal Signore, in questo anno che abbiamo davanti, Lui Gesù, ci chiede di dargli da mangiare, da bere, da vestirsi, di dargli un tetto, di dargli un lavoro in questi fratelli che giungono da Paesi in guerra e anche agli zingari. Direte che il lavoro, va dato prima, ai nostri disoccupati. Dovreste averglielo già dato, però. Noi, non lasceremo Gesù, senza pane, senza acqua, senza il vestito, senza un tetto e senza un lavoro.

Dobbiamo prima aiutare i nostri familiari, i nostri cari zingari, i poveri, i sofferenti, i malati, tutti i bisognosi che vivono accanto a noi. Poi, gli altri dei quali vi ho già parlato.
Aiutarli nei loro bisogni, cioè amarli, essere presenti quando a loro manca qualche cosa. Ricordiamoci ogni giorno di amare Gesù, con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le energie e, di amare il prossimo, come noi siamo amati da Gesù. Ogni giorno lodiamo la SS. Trinità con la S. Messa, S. Comunione, Meditazione sul Vangelo del giorno, Contemplazione. Leggiamo per mezz'ora le vite dei Santi e, facciamo poi l'esame di coscienza. Se abbiamo fatto giusto, ringraziamo il Signore, se abbiamo fatto sbagliato chiediamo umilmente scusa.

Vi saluto e vi auguro di cercarvi Gesù, nei poveri, nei profughi e, in tutti coloro che abbisognano di qualche cosa.

Buona Santa Pasqua a tutti.
Vi saluto e vi benedico.

Con Gesù, umilissima, vostra sorella Teresa
 

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Maggio-Giugno 2017

Viva + Gesù

Cari fratelli,
                     la gioia, la pace, l'amore di Gesù siano sempre con noi e con le nostre famiglie.

      Come fare l'Orazione. I sensi vanno tenuti a bada. I sensi sono come le porte della città, per essi, entrano nell'anima nostra le impressioni e altro. Ecco la necessità di tener chiuse la porte se vogliamo mantenerci in solitudine interiore, come si richiede per l'Orazione. Se vogliamo inoltrarci nell'Orazione dovremmo essere: ciechi, sordi, muti, cioè di portarci come tali.

      L'anima dissipata, è piena di polvere, di miserie e di immondizie. Queste dissipazioni, sono le distrazioni, le preoccupazioni e gli affetti che profanano per così dire il tempio della nostra anima. Primo punto. Ci vuole dunque il raccoglimento. Raccogliere tutto ciò che ci disturba e, lasciarle per cercare le cose di Dio. Entrare in quel sonno misterioso dell'amore, dove si può dire con verità: “ io dormo, ma il mio cuore veglia” perché ama Gesù e, tratta direttamente con Lui. Il raccoglimento, secondo il curato D'Ars è come un bagno d'amor divino nel quale l'anima si immerge. Da questo, vediamo quanto il raccoglimento sia necessario a coloro che desiderano entrare in Orazione. Il raccoglimento dunque occorre.

     L'Orazione è un colloquio intimo con Dio e, amorosa conversazione con Lui.

     Il secondo punto, è la purezza di cuore con la quale si allontanano non solo le colpe gravi ma anche, quelle piccole imperfezioni avvertite. Un affetto disordinato o troppo naturale, una imperfezione qualsiasi non combattuta, bastano a lasciarci come cieche riguardo alle cose divine.                     Come vogliamo volare se per la mancanza di purezza dei nostri affetti e delle nostre intenzioni, portiamo sopra di noi un carico di terra tanto pesante che appena ci lascia muovere?

  Se come gli Apostoli nell' Orto degli ulivi, ci addormentiamo, se ci manca agilità, luce, fervore, facilità nella pratica della virtù, in una parola se decadiamo, è perché i nostri occhi cioè le nostre intenzioni, sono cariche di fini umani, di interesse proprio, di rispetto umano, di vanità ecc. ecc..

   Santa Teresa paragona l'anima in Grazia  ad un palazzo di diamante  o di cristallo in cui possiamo vedere  raffigurate la bellezza, la purezza ed anche la delicatezza. Vigiliamo dunque moltissimo perché nulla penetri nel nostro cuore che gli possa macchiare il candore, la purezza.

   Il terzo punto è la pace interiore.

   La pace vuol dire amare le offese ricevute, vuol dire lasciare l'inquietudine, lasciare il turbamento,  lasciare l'affanno.

  Se  noi non siamo in pace è come se una tavola o una tela si muovessero continuamente, nessuno potrebbe appoggiarsi  per disegnarvi o per dipingervi.

   Se non siamo in pace, Gesù non può compiere la sua opera in noi.

   Il nemico che sa questo, procura con tutti i suoi mezzi di presentare alla nostra mente e al nostro cuore durante l'Orazione tutto ciò che può turbarci.

   Il quarto punto per prepararci all'Orazione è lo spirito di sacrificio. Ma una santa diceva: “le rose dell'orazione non si colgono senza le spine della mortificazione”.  E Santa Margherita Maria diceva: “che quella sorella più mortificata, sarà la più accarezzata”.

   La mortificazione dunque è una virtù necessaria per poter prepararci bene all'incontro con Dio, durante l'Orazione.

   Mortificarci come? Noi, non possiamo fare le penitenze grandi ma possiamo mortificarci con atti contro la nostra volontà, contro il nostro affetto, contro la nostra soddisfazione. Quando preghiamo, stare in ginocchio staccate dal banco, quando ci sediamo anche in casa, non appoggiarsi allo schienale, offrire a Gesù qualche ora di sonno in adorazione per ottenere misericordia per noi e per  gli altri, mortificarci anche durante i pasti, mangiando senza lamenti quello che ci danno. Privarci di qualche dolce. Ma siete tutti adulti e sapete mortificarvi. Il lavoro, le faccende domestiche, attenzione alle persone della famiglia. Far dire le preghiere ai bambini, educare alla purezza, educare alle sofferenze per unirsi a quelle di Gesù.

   Es. le preghiere del mattino  e della sera  insieme ai vostri figli, ai vostri bambini. Qui mi ricordo il mio fratello Camillo di circa tre anni che voleva dire le preghiere non con le manine giunte come diceva la mamma, ma con le braccia allargate come fa il sacerdote. Lui, era in piedi sul tavolo vicino alla mamma.

   Educare alla purezza: tenere le gambine unite e tirare giù i vestitini quando ci si siede; ubbidire senza esitazione; parlare con decenza e non ascoltare le persone sguaiate e peccaminose con la lingua.

   Educare alla sofferenza: quando mia mamma veniva offesa prendeva tutti noi, suoi bambini e ci portava in camera davanti al quadro  del Crocifisso e lei si inginocchiava e con le braccia aperte pregava ed io che ero la più grande facevo come faceva lei. Piangevo con lei e pregavo per amore di Gesù Crocifisso.

In Gesù, sorella Teresa
 

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Luglio-Agosto 2017

Viva + Gesù

Cari fratelli,
                    
la gioia di Gesù risorto sia sempre con noi.

    Lo Spirito Santo, sta cercando umanità nuove per Gesù, perchè continui a vivere la sua Vita su questa terra. Lasciamo perciò vivere Gesù in noi. Gesù, ci ama. Gesù è solo Amore. Se decidiamo di  lasciar vivere Gesù in noi, dobbiamo diventare Amore. Gesù è nato per soffrire al nostro posto. Lui, ama la Povertà. Ama il malato. Ama il solo e abbandonato; il disprezzato; ama il peccatore; ama il moribondo; ama chi è nella sofferenza; ama i Sacerdoti; ama tutti.

  Ama il povero. Alla sua nascita, sceglie la povertà. Il povero: colui che non ha una casa, non ha un tetto, gli manca il mangiare, non ha un vestito da cambiarsi, gli mancano le scarpe, i soldi, la stima, l'amore, l'amicizia ecc. ecc..

   Per lasciar vivere Gesù in noi, dobbiamo cercare il povero e come fossimo Gesù, andare a trovarlo, portargli il mangiare, il vestire, le scarpe, i soldi, stimarlo e farsi amici suoi. Ama il malato.   Quanti ammalati ci capita di conoscere nelle case e negli ospedali. Gesù li guarda, li ascolta, li guarisce, perchè li ama. Noi se vogliamo lasciar vivere Gesù in noi dobbiamo andare a trovarli con l'amore di Gesù. Pregare per la loro salute, portare qualche regalino per farli contenti, se occorre aiutarli nei loro bisogni. Se fossero soli, interessarsi dai loro medici e portare a casa la loro roba sporca per lavarla. Gesù in noi sarebbe veramente contento.

   Gesù ama il solo e abbandonato. Una donna, un uomo soli, Gesù non li lascerebbe senza la sua visita. Andrebbe a trovarli in noi, si farebbe suo amico e vorrebbe sapere se avessero bisogno del suo aiuto.  Fargli dei servizi, come andando a pagare le tasse, andando a pagare gli alimenti, andando a riscuotere la pensione se sono anziani, pulire la loro casa. Farsi veri amici con Gesù. Tanti altri favori, si possono fare a queste persone, con Gesù.

    Gesù ama il disprezzato.  Cosa farebbe Gesù se fosse al nostro posto? Questa persona disprezzata, è maltrattata da molti e soffre. Gesù si fa amico in noi. Si fa compagno sulla strada in modo che chi la disprezza vedendoci insieme, non la disprezzerà più, magari noi lo stimeremo e nel caso di disprezzo noi lo difenderemo.

    Gesù ama il peccatore.   Noi con Gesù se sentiremo parlar male di un peccatore dovremmo far capire a loro, che Gesù dice: “Io non voglio la morte del peccatore ma che si converta e viva”. Dobbiamo pregare il Padre con Gesù perchè costui cambi vita e si converta. Amarlo, amarlo con Gesù.

    Gesù ama chi è nella sofferenza.   Quanta sofferenza c'è in noi e attorno a noi! Quelli che soffrono per il marito o la moglie che non li amano; quelli che non ricevono l'eredità; quelli che si disperano per figli che non ubbidiscono, quelli che ricevendo offese, vogliono vendicarsi, quelli che credono alle fatture dei maghi e stanno per uccidere, quelli che mossi da maghi, fanno telefonate anonime e quante altre sofferenze ci sono! Con Gesù si può usare misericordia a tutti questi sofferenti.

    Gesù è nato per soffrire al nostro posto.   Quando il Padre ha mandato l'Angelo Gabriele a Maria per chiedere se si sentiva di diventare la madre del Figlio Suo, lei proclamò il suo “Si”. Da quel momento il Verbo si fece carne nel suo grembo. È nato dunque un bambino, Gesù. Prima di questo evento misterioso il Padre soffriva per il peccato di Adamo ed Eva che aveva tolto a Lui la stima con la disobbedienza e la superbia. Lui li ha mandati via dal Paradiso terrestre. Allora, il Verbo disse al Padre: “ Padre vado Io a morire per questo peccato e tu perdonali per la mia morte di croce, e apri il Paradiso che avevi chiuso all'umanità. Dalla morte di croce di Gesù si aprì per tutti il Paradiso. Tutto questo per l'Amore immenso di Gesù per noi. E dopo tre giorni..... è Risorto.

Lode, Gloria e Onore a Te o Cristo.

la vostra sorella Teresa
 

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Settembre-Dicembre 2017

Viva + Gesù

Cari fratelli,
                    
la gioia di Gesù risorto sia sempre con noi.

Vi chiedo: “Voi, perdonate chi vi offende?”.
Sappiate che se non perdoniamo, non veniamo perdonati da Dio.
La preghiera del Padre nostro che ci ha insegnato Gesù Cristo, dice: “ Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
Capite dunque che se noi non perdoniamo, anche Dio non ci perdona e rimaniamo nel peccato.

Fratelli, Dio vuol perdonarci, ma prima dobbiamo perdonare noi a coloro che ci hanno offeso.
Se amiamo Gesù, perdoneremo a chi ci offende, e riceveremo da Gesù il perdono dei nostri peccati.
Se noi, non perdoniamo, Gesù non può perdonarci e rimarremo nel peccato.
Gesù, salvaci dalla disperazione!
Per la tua grande Misericordia, Gesù, aiutaci a perdonare.

la vostra sorella Teresa
 

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